giovedì 1 maggio 2014

La ragazza delle arance - Jostein Gaarder

AUTORE

Jostein Gaarder, Oslo, 1952.
Dopo aver studiato filosofia, teologia e letteratura ha insegnato filosofia per dieci anni.
Ha esordito come scrittore nel 1986, e ben presto è diventato uno degli autori più noti del suo Paese. Con Il mondo di Sofia ha raggiunto il successo internazionale. Apparso in Norvegia nel 1991, il romanzo ha occupato per molto tempo i primi posti nelle classifiche dei bestseller in Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti e naturalmente in Italia, dove ha conquistato il Premio Bancarella 1995. Tra gli altri titoli pubblicati in Italia:L'enigma del solitario, Il venditore di storie, La ragazza delle arance, Scacco matto (tutti editi da Longanesi).
Presso Salani sono apparsi C’è nessuno?, Che cosa c’è dietro le stelle? e, scritto con Klaus Hagerup, Lilli de Libris e la biblioteca magica.

TRAMA

Georg Roed ha quindici anni e conduce una vita tranquilla, come la maggior parte dei suoi coetanei. Ma un giorno trova una lettera che suo padre gli aveva scritto prima di morire e che aveva poi nascosto, affinché il figlio la potesse trovare una volta grande. In questa lettera il padre, Jan Olav, racconta la storia della "ragazza delle arance", una giovane con un sacchetto di arance incontrata un giorno per caso su un tram di Oslo e subito persa. Per Jan è un colpo di fulmine. Georg si appassiona a questo racconto, che si accorge riguardarlo molto da vicino e che pian piano gli svela ciò che è accaduto prima della sua nascita; un racconto attraverso il quale la voce del padre lo raggiunge da lontano facendolo riflettere sul senso della vita.




OPINIONI E SENSAZIONI

Ho trovato “La ragazze delle arance”  una vera e propria fiaba della vita, un dolce canto in una notte di cupi silenzi, una sfumatura d’azzurro in un cielo grigio di tempeste.
E’ un invito a vivere. Propone una riflessione sull'autentico splendore della vita. Nel libro viene descritto il telescopio Hubble e i suoi progressi, solo dopo svariati tentativi viene dotato di un paio di “occhiali”, ovvero lenti che potessero permettere di “vedere” meglio questo Immenso che ci circonda. E’ divenuto così  l”Occhio dell’Universo”.
L’intero romanzo è un invito a indossare un paio di occhiali sull’anima, a non farci sfuggire lo splendore immenso delle piccole cose che rendono la vita Viva, che rendono splendido questo passaggio sulla Terra, piccolo pianeta mortale che vaga nell’immensità.
E’ un romanzo d’amore, d’amore universale.
E’ semplicità sfumata di poesia.
L’ho trovato davvero piacevole, è una lettura “leggera”, ma ricca di contenuti e di messaggi di speranza.
Una storia che intreccia il passato con il presente. Rompe i legami del tempo e i ricordi passati con speranze future camminano accanto, percorrendo un unico sentiero che profuma di arance e vita.

mercoledì 30 aprile 2014

Benvenuti!

Per chi fosse un follower della pagina Facebook Arte nel Mondo, vi do il mio personale benvenuto con questo primo post.
Buona permanenza, lettori!